L'esposizione del consumatore all'alluminio derivante dal contatto alimentare

Il CNSA (Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare) ha emanato un parere sugli elementi di valutazione del rischio e le indicazioni per un uso corretto dei materiali a contatto con gli alimenti.
Quadro normativo
I regolamenti europei che disciplinano i materiali a contatto con gli alimenti sono i seguenti:


- Regolamento (CE) n. 178/2002R del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare;
- Regolamento (CE) n. 882/2004 e successive modifiche, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali.
Nel dettaglio i MOCA sono disciplinati da provvedimenti europei:
- Regolamento (CE) n. 1935/2004 che disciplina i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CE;
- Regolamento (CE) n. 2023/2006 sulle Buone Pratiche di Fabbricazione (GMP) dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari.
Nel dettaglio, l'uso degli additivi a base di alluminio è normato dalle seguenti disposizioni:
- Reg. (UE) N. 1129/2011, che recepisce le Direttive 95/2/CE e la 94/36/CE (modifica l'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio istituendo un elenco dell'Unione di additivi alimentari) che autorizza i pigmenti di alluminio preparati a partire dai coloranti elencati e autorizza l'uso dell'alluminio metallico (E173) nella copertura esterna di zucchero e nella decorazione dei dolci. Gli additivi ammessi a base di alluminio sono E520-523, E541, E554-559;
- Reg. (UE) n. 380/2012 (modifica l'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le condizioni di utilizzo e i livelli di utilizzo degli additivi alimentari contenenti alluminio;
- Reg. (UE) n. 10/2011 (riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari) che recepisce la Direttiva 2002/72/CE e che sancisce l'uso dell'alluminio e dei suoi composti inorganici come additivi nei materiali a contatto con gli alimenti.
- Reg. (EU) 1416/2016, che aggiorna e rettifica il Reg. (UE) n. 10/2011 in vigore dal 14 Settembre 2016, che apporta sostanziali novità per la verifica dell'idoneità al contatto alimentare come ad esempio l'introduzione di un limite di migrazione specifico per l'alluminio nei prodotti alimentari.
La precedente normativa europea è stata tradotta nell'ordinamento italiano con i seguenti provvedimenti:
- D.P.R. 23 agosto 1982 n. 777;
- D. Lgs. 25 gennaio 1992, n. 108;
- D.M. 18 aprile 2007, n. 76;
- D.M. 258 del 21 dicembre 2010.
Le definizioni
Con il termine generico di alluminio si intende:
1) l'alluminio: il metallo il cui tenore minimo di alluminio è pari al 99,0%, espresso come massa;
2) la lega di alluminio: il prodotto ottenuto dall'unione per fusione di due o più metalli, ove l'alluminio è presente in percentuale maggiore rispetto agli altri metalli;
3) l'alluminio ricoperto: il prodotto definito ai punti 1 o 2 ove lo strato a contatto diretto con gli alimenti è costituito da altro materiale.
L'utilizzo del metallo
L'alluminio è utilizzato in molti campi; i più importanti sono:
- L'industria alimentare (coloranti, additivi, packaging, ecc.)
- Il trattamento delle acque alimentari;
- Il settore farmaceutico, cosmetico, medico, chirurgico, ecc.;
- Il settore edile.
L'esposizione all'alluminio e la valutazione del rischio
I gruppi di popolazione più vulnerabili alla tossicità orale dell'alluminio sono quelli con diminuita capacità escretoria renale, e quindi più vulnerabili ad un accumulo del metallo nei tessuti bersaglio: anziani, bambini sotto i 3 anni, soggetti con malattie renali. Inoltre, vanno considerate fra i gruppi vulnerabili anche le donne in gravidanza, per il rischio di fetotossicità.
Le raccomandazioni
Per abbassare il rischio di contaminazione dei cibi, il CNSA raccomanda di:
- evitare di graffiare i contenitori, ledendo così la patina protettiva dell'alluminio anodizzato,
- evitare il contatto diretto di alimenti acidi o salati con fogli di alluminio,
- evitare la conservazione di alimenti in contenitori di alluminio dopo la cottura e per lunghi tempi,
- considerare eventuali fonti aggiuntive di inquinanti con conseguente rischio di contaminazione delle catene alimentari.

(fonte:www.sole24ore.com).

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1giugno 2017