Le aziende devono svolgere azioni preventive su tutte le attività' del processo produttivo.
L’aumento dei costi di produzione e la concorrenza, che tende a contrarre i prezzi di vendita e a ridurre i profitti, costringono le aziende ad applicare tutte le azioni possibili mirate a migliorare la produttività. Ad esempio, per ridurre gli scarti e mantenere la qualità del prodotto entro limiti di tolleranza ben definiti è necessario svolgere azioni di prevenzione su tutte le attività del processo produttivo. Ecco perché sono quindi sconsigliati (in quanto costosi e passivi) i soli sbarramenti finali, definiti normalmente Collaudi.
È invece opportuno applicare il Controllo Qualità (CQ) nel corso del processo. Per Controllo Qualità si intende l’insieme di tutte quelle azioni che permettono di controllare, misurare e certificare le caratteristiche di un’operazione, un materiale, un componente, un impianto, verificandole a fronte di prefissate prescrizioni (conformità alle specifiche).
La variabilità è insita in ogni processo. Le macchine si usurano, le persone si distraggono, si dimenticano e lentamente finiscono con non applicare più le procedure previste. Così le dimensioni di due pezzi lavorati consecutivamente su una stessa macchina utensile sono diverse; due apparecchiature fabbricate sotto identiche specifiche hanno tempi di guasto diversi, e così via.
Al processo produttivo viene richiesto di dare un prodotto conforme alle specifiche attraverso una sistematica opera di controllo e regolazione. L’individuazione, il controllo e la riduzione delle cause di variazione è lo scopo del Controllo di Processo. La qualità del prodotto in oggetto sarà quindi valutata in termini di deviazione dalle caratteristiche stabilite. Deviazioni ridotte significheranno minori scarti e rilavorazioni, maggiore velocità del processo, minore necessità di collaudo. In poche parole: riduzione di costi.
Il principio base su cui si struttura la logica del controllo di processo è che non esiste miglior conoscitore del processo di colui che vi opera direttamente. Basandosi su questo principio, si ottengono due risultati importanti:
Il rilevante compito di diffusione di questa cultura è stato assolto dall'Organizzazione Internazionale per le Standardizzazioni (ISO) che, già dal 1987, aveva adottato, in tema di certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità, la famiglia di norme conosciute oggi con il nome ISO 9000, aggiornate negli anni fino all'ultima verione del Novembre 2008. In ogni versione l'oggetto delle norme è stato notevolmente modificato, spostando l'attenzione sull'efficacia e sul miglioramento continuo dei processi aziendali.
Si è passati da un approccio basato sull'ispezione e sul controllo finale del prodotto, ad un approccio gestionale integrato in cui il coinvolgimento di tutto il personale, la pianificazione, la documentazione dell'attività e l'atteggiamento volto al miglioramento continuo, diventano i cardini del nuovo modello di gestione. La qualità diventa una vera e propria strategia competitiva parte della missione aziendale, e quindi il fine di un processo produttivo e progettuale. Infatti solo da processi ben gestiti e tenuti sotto controllo nascono buoni prodotti e servizi.